APPROFITTA “DELL’INERZIA DEL SONNO” PER PARLARE AL TUO INCONSCIO
dicembre 31, 2015 | 0 commenti
La chiamano sleep inertia (inerzia del sonno), quella fase appena successiva al risveglio durante la quale le nostre capacità cognitive non sono troppo performanti, e i nostri neuroni viaggiano a onde lente.
Molti non sanno però che proprio per questo motivo, i minuti di sleep inertia sono un’ottima occasione per comunicare con il nostro inconscio, e determinare la qualità della nostra giornata e degli eventuali impegni che ci aspettano.
La prima cosa da tener conto è che l’inconscio è un bambino di tre anni. La comunicazione deve essere quindi semplice ed essenziale, ma chiara e specifica. Il nostro bambino non capisce il NON e riconosce un unico tempo, il presente.
Se ad esempio dico a un bambino di tre anni di NON saltare sul divano, l’immagine che sto trasmettendo è comunque di lui che salta sul divano: gli risulterà difficile non farlo, non perché è dispettoso o disubbidiente, ma perché non vede alternative. Quindi gli si deve proporre l’alternativa: al posto di “NON saltare sul divano”, “siediti a quel tavolo e fai un bel disegno su questo foglio con i pennarelli”.
Le istruzioni che possiamo impartire al nostro inconscio nella fase di sleep inertia possono variare dalle più generiche, ad esempio “oggi sono felice”, alle più dettagliate “oggi durante il colloquio con il mio capo nel suo ufficio seduto di fronte a lui alla sua scrivania dalle 15 alle 15:30 il battito del mio cuore è regolare, il mio respiro è calmo e profondo, il tono della mia voce è fermo” ecc. a seconda di come voglio essere in quell’arco di tempo affinché la situazione si evolva nel migliore dei modi. L’importante è che le istruzioni siano espresse sempre al positivo e al tempo presente.
Domani mattina, appena apri gli occhi, prova ad approfittare della fase di inerzia da sonno. Funziona.
Tratto da: http://camminanelsole.com/approfitta-dellinerzia-del-sonno-per-parlare-al-tuo-inconscio/
Mi rincresce, ma non posso approvare commenti in lingua diversa dall’italiano che non comprendo.
Grazie dell’intento.
Pregasi gentilmente di commentare in italiano, grazie.